La garanzia ipotecaria rappresenta uno dei cardini nel mondo dei mutui. Serve a tutelare la banca, o l’ente creditore, nel caso in cui il debitore non riesca più a pagare le rate del mutuo.
Quando si parla di “garanzia ipotecaria”, ci si riferisce alla possibilità per la banca, in caso di inadempienza del debitore, di vendere l’immobile su cui è stata iscritta l’ipoteca e di recuperare così la somma prestata. L’iscrizione dell’ipoteca avviene presso i registri immobiliari e ha un costo che di solito è a carico del mutuatario.
Che cosa significa “garanzia non eleggibile”?
Una garanzia è definita come “non eleggibile” quando non viene riconosciuta come valida da un’entità creditizia o da un ente regolatore. Questo può avvenire quando la garanzia non rispetta certi requisiti stabiliti, ad esempio in termini di valore, stabilità o legalità.
Nel contesto dei mutui o dei prestiti, un’istituzione finanziaria può non considerare eleggibile una garanzia se non è sufficientemente liquida o se non presenta un adeguato grado di sicurezza. Questo significa che se l’ente creditizio dovesse avere la necessità di attivare la garanzia (ad esempio, vendendo un immobile ipotecato), potrebbe non essere in grado di recuperare l’intera somma del credito concesso.
Cosa significa garanzia ipotecaria?
La garanzia ipotecaria ha un duplice contenuto: da un lato, garantisce al creditore il diritto di espropriare i beni vincolati a garanzia del suo credito; dall’altro, assicura al creditore il diritto di essere soddisfatto con preferenza sul prezzo ricavato dalla vendita forzata dell’immobile (articoli 2740 e seguenti del Codice Civile).
Cosa vuol dire ipoteca del 150 %?
Un’ipoteca al 150% significa che l’importo del credito garantito dalla banca, in caso di inadempienza da parte del debitore, è superiore al valore del prestito erogato. Ad esempio, per un mutuo di 100.000 euro con iscrizione di ipoteca al 150%, la banca ha diritto a recuperare fino a 150.000 euro, diritto che sale a 200.000 euro se l’ipoteca è iscritta al 200% (Articolo 2808 del Codice Civile).
Come si calcola l’ipoteca su un immobile?
Per calcolare l’ipoteca su un immobile si prende l’importo del mutuo e lo si moltiplica per la percentuale dell’ipoteca stabilita. Ad esempio, se la banca concede un mutuo di 90.000 euro e l’ipoteca è iscritta al 150%, l’importo ipotecato sarà di 135.000 euro.
Quali garanzie ci vogliono per un mutuo?
Le garanzie richieste per un mutuo variano in base al tipo di prestito e alla politica del creditore. Tra le più comuni vi sono l’ipoteca, la fideiussione e il pegno. L’ipoteca viene iscritta su un bene immobile e garantisce il creditore in caso di inadempienza del debitore. La fideiussione è una garanzia personale, fornita da un terzo (il fideiussore), che si impegna a pagare al posto del debitore in caso di sua inadempienza. Il pegno, invece, consiste nell’assegnare un bene mobile o un diritto come garanzia del debito.
Quando le banche non concedono il mutuo?
Le banche possono rifiutare di concedere un mutuo per vari motivi, tra cui la mancanza di adeguate garanzie da parte del richiedente, un alto livello di indebitamento, una storia di cattivo pagatore o una situazione finanziaria instabile. Inoltre, la banca può rifiutare la richiesta se l’immobile da ipotecare non soddisfa determinati requisiti, come il valore, la tipologia o la localizzazione.
In conclusione, capire il meccanismo delle garanzie ipotecarie e le possibili percentuali di iscrizione può aiutare a navigare più agevolmente nel complesso mondo dei mutui. Prima di stipulare un contratto di mutuo, è consigliabile informarsi e ricercare attentamente per capire appieno tutte le condizioni e i possibili rischi.
Gestione delle garanzie della Banca d’Italia
La gestione delle garanzie è un elemento cruciale nell’ambito delle operazioni di rifinanziamento condotte dall’Eurosistema, che include la Banca Centrale Europea e le banche centrali nazionali degli Stati membri dell’Eurozona. Questo sistema richiede garanzie adeguate per proteggersi dal rischio di inadempimento da parte del debitore.
La Banca d’Italia svolge un ruolo fondamentale in Italia, gestendo le garanzie fornite dalle banche per i finanziamenti ottenuti dall’Eurosistema. Questo coinvolge l’identificazione di attività finanziarie eleggibili come garanzie, seguendo criteri uniformi stabiliti dall’Eurosistema. Queste attività possono includere titoli negoziabili e non negoziabili, e prestiti.
Ciascuna banca deposita le attività idonee come garanzia in un conto presso la Banca d’Italia. Queste garanzie vengono vincolate in proporzione ai finanziamenti ricevuti. La Banca d’Italia verifica giornalmente che il valore delle garanzie, corretto per il rischio, sia adeguato rispetto all’importo dei finanziamenti concessi a ciascuna banca.
Nel contesto dell’emergenza pandemica di Covid-19, la Banca Centrale Europea e la Banca d’Italia hanno adottato misure straordinarie per espandere il valore delle attività ammissibili come garanzie, ampliando i criteri di eleggibilità e di controllo dei rischi.
Per approfondire, consulta qui l’articolo completo della Banca d’Italia sulla gestione delle garanzie.