Intesa Sanpaolo è una delle istituzioni finanziarie più prominenti in Italia e in Europa, con una storia ricca di fusioni, acquisizioni e continua evoluzione. Nata dall’unione di due grandi istituti bancari italiani, Banca Intesa e Sanpaolo IMI, la banca ha continuato ad espandersi e a diversificarsi, assorbendo nel tempo numerose altre banche.
In questo articolo esploreremo la storia di Intesa Sanpaolo, le sue acquisizioni chiave e le operazioni quotidiane, come ad esempio i limiti e le commissioni relative ai prelievi.
Approfondiremo inoltre le interazioni di Intesa Sanpaolo con altre istituzioni bancarie, sia come acquirente che come venditore. Con questa panoramica, speriamo di fornire una visione completa di Intesa Sanpaolo, dalla sua formazione alle operazioni attuali.
Qual è la storia di Banca Intesa?
Banca Intesa è stata una delle principali istituzioni bancarie italiane, con un’importante storia che risale a centinaia di anni. La storia di Banca Intesa, tuttavia, inizia nel vero senso della parola nel 1998, con la fusione di due importanti banche italiane: Cariplo e Banco Ambrosiano Veneto.
Cariplo, o Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, fu fondata nel 1823 e divenne nel corso degli anni una delle maggiori casse di risparmio italiane. Banco Ambrosiano Veneto, d’altra parte, era il risultato di una fusione del 1989 tra Banco Ambrosiano, una banca con una storia travagliata e controversa, e Banca Cattolica del Veneto. La fusione tra Cariplo e Banco Ambrosiano Veneto nel 1998 creò quindi Banca Intesa, che divenne rapidamente uno dei più grandi gruppi bancari italiani. Negli anni successivi, Banca Intesa continuò a crescere attraverso ulteriori fusioni e acquisizioni, tra cui quelle con Banca Commerciale Italiana nel 2002 e Sanpaolo IMI nel 2007.
La fusione con Sanpaolo IMI portò alla creazione di Intesa Sanpaolo, che oggi è una delle più grandi banche d’Europa e la più grande in Italia in termini di capitalizzazione di mercato. Nonostante le sue dimensioni, la banca conserva legami storici con le sue origini regionali e continua a giocare un ruolo importante nelle economie locali in tutto il paese.
Quali sono alcune delle banche che Intesa Sanpaolo ha assorbito nel corso degli anni?
Nel corso degli anni, Intesa Sanpaolo ha assorbito una serie di banche come parte della sua strategia di crescita e consolidamento. Queste acquisizioni hanno rafforzato la posizione di Intesa Sanpaolo come una delle principali banche in Italia e in Europa. Ecco alcune delle acquisizioni più significative:
- Banca Commerciale Italiana (BCI): Questa è stata una delle prime e più importanti acquisizioni di Banca Intesa. BCI, fondata nel 1894, era una delle più grandi e più antiche banche italiane. La fusione tra Banca Intesa e BCI nel 2002 ha creato un gigante bancario con un forte presenza sia a livello nazionale che internazionale.
- Sanpaolo IMI: Nel 2007, Banca Intesa ha fuso con Sanpaolo IMI, un’altra importante istituzione bancaria italiana con sede a Torino. La fusione ha portato alla creazione di Intesa Sanpaolo, creando la più grande banca italiana per capitalizzazione di mercato e un player importante nel panorama bancario europeo.
- Banca CR Firenze: Nel 2008, Intesa Sanpaolo ha acquisito Banca CR Firenze, ampliando ulteriormente la sua presenza nel mercato italiano.
- Banche venete (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca): Nel 2017, Intesa Sanpaolo ha acquisito le cosiddette “banche venete” in un’operazione di salvataggio organizzata dallo Stato italiano. Questa acquisizione ha rafforzato la presenza di Intesa Sanpaolo nel Nord-Est dell’Italia.
- UBI Banca: Nel 2020, Intesa Sanpaolo ha annunciato l’acquisizione di UBI Banca, creando la più grande banca del Paese in termini di asset e la settima in Europa. Questa acquisizione ha ulteriormente consolidato la posizione di Intesa Sanpaolo come leader nel settore bancario italiano.
Dove i clienti di Intesa Sanpaolo possono prelevare senza commissioni?
I clienti di Intesa Sanpaolo possono prelevare senza commissioni agli sportelli automatici di UBI Banca e IWBank. Inoltre, hanno la possibilità di prelevare in tutte le banche del Gruppo Intesa Sanpaolo, che conta oltre 7.000 sportelli automatici in tutta Italia.
qual è il costo mensile del bancomat Intesa Sanpaolo?
Il canone mensile della Xme Card di Intesa Sanpaolo è di 1 euro. Vi è un costo di 2 euro per il prelievo agli sportelli automatici delle altre banche dell’area SEPA ed Extra-SEPA, mentre i pagamenti tramite POS sono completamente gratuiti.
Quanti soldi posso prelevare con Intesa SanPaolo?
I clienti di Intesa Sanpaolo, una delle principali banche in Italia, spesso si pongono domande sulla loro capacità di prelevare denaro. A partire dal 2020, Intesa Sanpaolo ha permesso ai suoi clienti di prelevare fino a 250 euro al giorno utilizzando le loro carte di debito del circuito Maestro, MasterCard, Visa o Visa Electron. Questo limite giornaliero è stato stabilito per garantire la sicurezza delle transazioni e per aiutare a prevenire possibili frodi o usi impropri.
Inoltre, è importante ricordare che le commissioni possono essere applicate quando si preleva denaro da un bancomat di una banca diversa da Intesa Sanpaolo. Queste commissioni, note come “multilateral interchange fee”, ammontano a 47 centesimi e sono addebitate dalla banca che ha emesso la carta al momento del prelievo.
Per evitare queste commissioni, i clienti di Intesa Sanpaolo possono cercare di prelevare denaro dagli sportelli automatici di Intesa Sanpaolo o da quelli delle banche affiliate. Inoltre, i clienti possono anche evitare le commissioni prelevando denaro presso gli sportelli bancari o prelevando denaro all’estero nella zona dell’Unione Europea.
Infine, è interessante notare che Intesa Sanpaolo non è solo un acquirente nel mondo bancario. La banca ha anche venduto rami aziendali, come nel caso della vendita di 486 filiali e 134 punti operativi a BPER Banca. Questo dimostra che, come molti altri istituti finanziari, Intesa Sanpaolo è costantemente in movimento, cercando di ottimizzare la sua rete e le sue operazioni.