La clausola di parità, anche conosciuta come “clausola pari condizioni”, è una clausola contrattuale che prevede l’obbligo per il prestatore (ad esempio, una banca) di applicare le stesse condizioni economiche previste per un prestito o un mutuo anche ai clienti che abbiano le stesse caratteristiche economiche e finanziarie del cliente considerato come riferimento.
In sostanza, la clausola di parità garantisce che tutti i clienti con lo stesso profilo economico abbiano accesso alle stesse condizioni di finanziamento, senza discriminazioni. La clausola di parità è stata introdotta per proteggere i consumatori da eventuali pratiche discriminatorie da parte dei prestatori di servizi finanziari.
Clausola di parità cosa prevede
La clausola di parità è una disposizione contrattuale che impone alle parti di un contratto di mantenere un equilibrio tra le obbligazioni e i diritti delle parti stesse.
In particolare, la clausola di parità impedisce una parte di ottenere vantaggi eccessivi rispetto all’altra parte, mantenendo un equilibrio e una parità di trattamento.
La clausola di parità è una clausola molto importante nei contratti e nei rapporti commerciali, poiché garantisce che le parti siano trattate in modo equo e non venga concessa a una parte un vantaggio eccessivo rispetto all’altra.
In pratica, la clausola di parità prevede che le parti si impegnino a non concedere a una parte condizioni più favorevoli rispetto all’altra parte, garantendo così l’equilibrio e la reciprocità degli obblighi e dei diritti previsti dal contratto.
La clausola di parità è spesso utilizzata nei contratti tra imprese e consumatori, al fine di garantire che i consumatori siano trattati in modo equo e che non subiscano svantaggi eccessivi rispetto all’impresa.